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Il Parco Enrico Gay fu realizzato a metà del 1800 per opera dei fratelli Bolmida, primi industriali a Perosa Argentina e si caratterizza per non avere al suo interno una residenza privata.
Sorse in concomitanza con la prima fabbrica sul territorio perosino, “La filanda di seta modello” azionata dalla forza d’acqua del torrente Chisone. Ad essa susseguì poi la costruzione del Cotonificio, antistante il parco.
Nel corso degli anni subì svariati cambiamenti, il più significativo fu la deviazione del Rio Albona nel 1856, che vi passava proprio al centro. Le trasformazioni portarono anche allo scavo di una galleria sotto la strada Provinciale. In questo modo la residenza dell’imprenditore che era situata nell’ala del cotonificio di fronte, era a contatto diretto con il parco. La galleria durante la seconda guerra mondiale divenne rifugio antiaereo per i dipendenti dello stabilimento.
I frequenti cambi di proprietà e il totale abbandono nel periodo dal 1970 al 1975, che si concluse con il passaggio al Comune, fecero sì che lo splendore del parco, raggiunto tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, si riducesse notevolmente.
Il percorso naturalistico è un’immersione a 360 gradi nella bellezza e nella varietà della vegetazione proveniente da tutto il mondo presente in una realtà naturalistica tutta da scoprire. Negli anni della proprietà Abegg furono messe a dimora pregiate piante di alto fusto, tra le quali delle splendide sequoie di cui oggi ci resta solo un esemplare.
Gli audio realizzati, attivabili inquadrando i QR code vicino alle 29 specie in cui alberi e piante si dividono, vi guideranno lungo un percorso che vi immergerà in una realtà quasi fiabesca.