Cedrus deodara
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Il cedro dell'Himalaya appartiene alla famiglia delle Pinaceae, conifere originarie dell’emisfero boreale con fusto dritto e foglie aghiformi persistenti tranne nei generi Larix e Pseudolarix. Il genere Cedrus comprende grandi conifere coltivate in Italia a scopo ornamentale, le cui foglie sono riunite in ciuffetti. Il nome specifico, "deodara", deriva dall'indiano "deva dara" che significa albero degli dei.
È originario dell'Himalaya occidentale e centrale dove si estende su un areale dai 1700 ai 3000-3500 m di altitudine.
È un albero di prima grandezza e può superare anche i 70 m di altezza; si adatta molto facilmente nei più disparati ambienti ma teme la siccità prolungata.
Si riconosce dagli altri cedri per la sua cima pendula. I rami sono anch'essi penduli e riflessi.
Gli aghi, posizionati a gruppi di 30-40 su brevissimi rami non sono pungenti e di colore verde chiaro; sono persistenti e misurano dai 3 ai 5 cm.
Le infiorescenze maschili si trovano in spighe erette di 4-5 cm di colore giallo aranciato. I coni femminili invece hanno generalmente una lunghezza tra i 7 e i 10 cm e sono a forma di botticella. Il loro colore è bruno-rossastro e a maturità si desquamano liberando semi alati.